Blog
"Chiusa una porta, si apre un portone?”
Rimettersi in gioco in un nuovo ambiente, tessendo nuove relazioni e dovendo dimostrare ex novo la propria professionalità -anche nel caso di una scelta “voluta”, come quella delle dimissioni- può spaventare! Figuriamoci poi se il rimettersi in discussione è una scelta “subita” (per un licenziamento) che magari ha creato in noi pure un atteggiamento negativo (sconforto, delusione, rassegnazione, etc). Il nostro Mario, nella pillola di ASAP di martedì su “La pausa di riflessione”, ha deciso di rimandare tutto ciò al suo rientro da Cuba… ecco, purtroppo, questo -nella vita reale- non sempre è fattibile!
Come possiamo quindi gestire al meglio questa fase di stallo?
Il licenziamento è una via d’uscita estrema che può avere un grosso impatto sul dipendente che lo subisce: forte stress, problemi economici e, talvolta, familiari! Anche per il datore di lavoro si tratta spesso di una fase poco piacevole sebbene, in alcuni casi, inevitabile!
.
E Stefano, il capo di Mario, come avrà gestito questa fase?
Sempre più spesso all’interno delle aziende avvengono cambiamenti importanti che coinvolgono l’intera organizzazione. In ogni processo di cambiamento, però, intervengono sia forze facilitanti che ostacolanti… un po’ come è capitato al nostro Mario, a seguito della fusione con la Matz GmbH!
.
Riuscirà l’azienda a favorire le spinte al cambiamento e a ridurre le resistenze?
Conclusosi un rapporto di lavoro, c’è chi ha bisogno di ricominciare, c'è chi non vede l'ora di ricominciare e chi si prende una pausa per staccare la spina, etc.
E Mario, in seguito alle sue dimissioni/al suo licenziamento, che scelta avrà fatto?
"Basta, mi dimetto!”
Le dimissioni sono una fase importante e delicata della vita professionale di ciascun dipendente. Pertanto, quali siano le ragioni dell’uscita volontaria dall’azienda, è importante lasciare un ricordo, per quanto possibile, positivo e una serie di buoni rapporti personali, che potrebbero tornare utili un domani!
Come fare?
“Abbiamo un problema! Ok, risolviamolo”.
Spesso quando ci si trova di fronte a un problema non ci si sofferma neanche un secondo sull’analisi del problema stesso, ma si passa subito a cercare soluzioni per risolverlo il prima possibile
.
Siamo sicuri che questo sia l’unico approccio? O meglio, siamo sicuri che questo sia sempre l’approccio migliore?
"Nothing kills your company's culture like layoffs”
Nulla uccide la cultura della tua azienda come i licenziamenti. Questa citazione, di Herbert Kelleher -ex dirigente d'azienda, cofondatore e precedente presidente del consiglio di amministrazione della Southwest Airlines- porta con sè tutta la criticità che sta dietro a questa fase delicata della vita in azienda.
In che senso?
Dimissioni: finalmente si può dire liberamente quel che si pensa di capo e colleghi e, perché no, infamare l’azienda! In fondo non si dovrà più aver a che fare con loro e, quindi, perché non togliersi tutti i sassolini dalle scarpe?!?
.
Ma siamo davvero sicuri che Mario abbia scelto il modo giusto di lasciare l'azienda?
Quante volte capita di sentirsi troppo stressati o addirittura sovrastati dallo stress?
Pressioni lavorative, restrizioni di tempo, problemi relazionali, etc... lo stress è ovunque!
E il nostro Mario... Come se la caverà?