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"Chi fa da sé fa per tre, io non ho bisogno degli altri"

Un ambiente ostacolante, troppo controllante o eccessivamente protettivo e difensivo o respingente, impedisce il soddisfacimento di alcuni bisogni psicologici. Si innescano così processi di difesa che cercano di proteggerci in condizioni sfavorevoli, ma che non permettono il raggiungimento del benessere personale. Ci si focalizza su se stessi e, in casi estremi, si può arrivare sino al ritiro psicologico e ad attività antisociali.

 

Quali sono i bisogni psicologici che sono necessari per il nostro benessere personale?

 
 

Sapevi che…

L’essere umano è un organismo attivo orientato alla crescita ed è spinto, durante tutto l’arco di vita, a soddisfare i propri bisogni, anche quelli psicologici. Per la loro soddisfazione è necessario un ambiente idoneo, ad esempio che permetta di impegnarsi in attività interessanti, esercitare le proprie capacità, integrarsi in gruppi e favorire la creazione di un’unica struttura mentale che raccolga sia le esperienze personali che quelle sociali. La soddisfazione dei bisogni psicologici è in grado di predire la salute mentale e il benessere delle persone.

 

Grazie ad un ambiente favorevole, possono essere soddisfatti al meglio tre bisogni psicologici, innati e di natura universale.

  • Bisogno di competenza costituisce un elemento fondamentale dell’adattamento evolutivo poiché solamente un organismo aperto ed interessato all’apprendimento potrà affrontare in maniera adeguata le sfide dell’ambiente. La capacità di elaborare e coordinare informazioni e di applicare le abilità apprese è un ulteriore aspetto fondamentale e fa parte del bisogno psicologico della competenza che racchiude l’interesse per la manipolazione degli oggetti, la curiosità esplorativa dell’ambiente e la generale tendenza a differenziarsi ed apprendere attraverso attività e pratiche
  • Bisogno di relazionalità riguarda l’esperienza di rapporti sociali e relazioni profonde, come la relazione tra pari (peer relations). Per il buon funzionamento psichico è fondamentale che ogni uomo sperimenti nella propria vita relazioni intime positive e basate sulla reciprocità (ad esempio, la sicurezza dell’accettazione di se stesso da parte dell’altro e un elevato grado di confidenza) evitando una relazione più superficiale e contingente.
  • Bisogno di autonomia riguarda l’esperienza di agire con il “senso di scelta” (è sufficiente l’illusione della scelta), è la tendenza all’auto-organizzazione e all’auto-determinazione. L’autonomia è diversa dall’indipendenza che implica l’assenza di controllo e di costrizioni esterne e l’idea di essere artefice delle proprie scelte e azioni. Autonomia e relazionalità, in circostanze ottimali, risultano complementari. La soddisfazione del bisogno psicologico dell’autonomia che spinge l’organismo umano durante il suo sviluppo nella direzione di un’auto-coerenza, evitando la frammentazione del Sé.

Che ruolo ha la motivazione nella soddisfazione dei bisogni?

Motivazione2Secondo la Self-Determination Theory (SDT) di Deci e Ryan, più le persone sperimentano la soddisfazione dei bisogni psicologici fondamentali, attraverso determinate attività e comportamenti, più saranno motivate ad applicarsi in tali compiti. Questa motivazione viene chiama intrinseca e nasce dal bisogno delle persone di sentirsi competenti e auto-determinate.

NOTA BENE!
Non tutti i comportamenti richiedono un rinforzo o una ricompensa esterna. Addirittura la motivazione intrinseca tende a diminuire sensibilmente qualora le attività vengano retribuite: ci sono attività che le persone eseguono spontaneamente a condizione che si sentano libere nel perseguirle autonomamente aggiungendo elementi di novità o espressione personale, evitando così sensazioni di controllo. Scadenze e valutazioni della performance, invece, minano la motivazione intrinseca.

Qual è l’ambiente migliore per mantenere la motivazione intrinseca?

La condizione ottimale per esprimere la motivazione intrinseca basata sull’autonomia e sulla competenza è solitamente la situazione informale. La motivazione intrinseca trova la sua piena espressione nelle situazioni in cui le persone si possono applicare liberamente ad attività che trovano interessanti, che forniscono loro elementi di novità e che rappresentano una sfida ottimale.

Ovviamente, accanto alla motivazione intrinseca c’è la motivazione estrinseca che riguarda il desiderio di ottenere una ricompensa esterna e quindi è priva della caratteristica di auto-determinazione.

Come le persone possono sentirsi coinvolte nelle attività anche n quelle che non trovano interessanti? 

Una strategia è quella di farsi proprie le richieste della società, al fine del raggiungimento degli obiettivi. Esistono varie tipologie di motivazione estrinseca:

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  • La motivazione estrinseca pura riguarda un minor grado di autonomia con comportamenti messi in atto semplicemente per soddisfare una domanda esterna o per contingenza di premio
  • La motivazione estrinseca con “regolazione introiettata” riguarda le persone che introiettano certi obiettivi pur non accettandoli del tutto, continuando quindi a percepire un controllo esterno (comportamenti messi in atto per non sentirsi colpevoli, per evitare ansia o per ottenere un rafforzamento dell’autostima), le persone desiderano mostrare le loro abilità al fine di sentirsi persone di valore e per accrescere l’immagine di sé.
  • La motivazione estrinseca con regolazione identificata è caratterizzata da un crescente grado di autonomia e richiede una valutazione conscia degli obiettivi e del processo di regolazione, cosicché le azioni non solo sono accettate interamente, ma diventano bagaglio personale, ovvero acquistano un valore personale. Si distingue dalla motivazione intrinseca poiché il piacere e il benessere non sono racchiusi nell’esercizio dell’attività stessa, ma soltanto dal risultato
  • La motivazione estrinseca integrata, ha il maggiore grado di internalizzazione, garantisce anche una maggiore assimilazione del singolo al gruppo. Il bisogno di relazionalità costituisce un fattore rilevante per l’internalizzazione degli obiettivi esterni: i comportamenti necessari per raggiungerli vengono messi in atto perché sono valutati da altre persone a cui si è legati o che sono significative, in ambienti dove è maggiormente favorita la relazionalità e l’espressione di sentimenti.

È stata inoltre individuata una terza “tipologia” di motivazione chiamata amotivazione, ovvero l’assenza d’intenzione all’azione. Viene a mancare il senso di efficacia o un senso di controllo rispetto ai risultati desideratiL’amotivazione si trova ad un estremo del continuum dell’autodeterminazione, diametralmente opposta alla motivazione intrinseca. Le varie tipologie di motivazione estrinseca ricoprono, invece, i posti centrali lungo il continuum e si distinguono a seconda del grado d’interiorizzazione della regolazione.

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Per concludere…

Il benessere personale è strettamente connesso al funzionamento ottimale dell’organismo: cambiamenti giornalieri di benessere sono associati alla fluttuazione della soddisfazione dei bisogni psicologici fondamentali. Un ambiente favorevole e risorse interiori delle persone sufficienti per trarre nutrimento e per soddisfare i bisogni psicologici fondamentali. Questi bisogni forniscono un “nutrimento psicologico” relativamente completo ed essenziale allo sviluppo della personalità e al raggiungimento del benessere psicologico (Deci e Ryan, 2000) e a stare bene nel contesto sociale.

La piena comprensione dei comportamenti orientati al raggiungimento degli obiettivi può essere ottenuta solamente partendo dai bisogni psicologici. Questi ultimi conferiscono la forza psicologica necessaria agli obiettivi e contemporaneamente influenzano il processo regolatore con effetti positivi sullo sviluppo psicologico e sul benessere.

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