Correva l'anno 2020 quando il COVID-19 impose alla maggior parte delle aziende il lavoro da casa. A partire da quel famoso 9 marzo, lo Smart Working rappresentò, per molte realtà, l’unica soluzione di business continuity! 

E ora? Qual è la percezione attuale dello Smart Working? Dicci la tua... partecipa alla nostra survey!

Una nuova modalità di lavoro che ha richiesto nuove skill, nuovo stile di leadership, nuovo mindset

Durante il primo lockdown abbiamo voluto sondare la percezione dello smart working (forzato) in Italia, chiedendo proprio a coloro che in primis lo stavano adottando (e i cui dati sono riportati qui: Lo Smart Working ai tempi del Covid-19? Ecco i dati rilevati da ASAP Italia

Allora il venir meno dei rapporti face to face (al primo posto delle criticità con il 27,6%) impattava, quasi inevitabilmente, con la capacità dei collaboratori di comunicare e coordinarsi efficacemente (al secondo posto tra le criticità, con il 27,5%, e agli ultimi posti tra i plus, con l’1%) e l’idea di potersi autoregolare era risultato l’aspetto risultato più catchy (48,7%), ma anche una delle principali criticità (24,5%).

E a distanza di quasi 2 anni, quali sono le percezioni relativamente a questa ormai nota modalità di lavoro?

Dicci la tua, partecipando alla nostra survey! 

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